Il tè (Camelia Sinensis L.) figura come la seconda bevanda più usata dopo l’acqua. La leggenda dice che la sua scoperta risale a 5000 anni prima di cristo, quando l’imperatore Shen Nong, mentre faceva bollire l’acqua per purificarla, ne vide qualche foglia depositata dal vento nell’acqua. Affascinato dal colore e dall’aroma sprigionato, decise di assaggiarlo e si sorprese a gustare una bevanda ricca in gusto e virtù.
Ufficialmente l’impiego del tè inizia in Cina circa 800 anni prima di Cristo. Furono gli olandesi a portarlo in Europa nel 1600 e a diffonderne l’uso.
Pianta dell’Asia Sud orientale, probabilmente originaria dell’India. A seconda del luogo di crescita si presenta con dimensione variabile ma mantenuta arbusto per rendere la raccolta delle foglie più semplice. In commercio troviamo diverse varietà di tè.
Il tè verde, di cui ci occuperemo, è più ricco di antiossidanti rispetto ad altre forme di tè.
I tanti benefici del tè verde sono dovuti ad un alto contenuto in composti chimici chiamati catechine.
Fra le catechine una in particolare è stata studiata per i suoi effetti antitumorali, di cui parleremo appositamente in un altro articolo, antinfiammatori, antiossidanti, antibatterici e antivirali [1-2]: il gallato di epigallocatechina o EGCG per gli amici.
Si ritiene che l’EGCG sia il componente più potente delle catechine a causa delle sue caratteristiche strutturali uniche. EGCG ha mostrato effetti inibitori su più virus. Nel sistema immunitario le catechine[4], questi composti del tè con importante azione antiossidante, risultano essere in grado di ridurre anche le infiammazioni [5]. L’azione antinfiammatoria delle catechine dipende dai livelli basali di infiammazione di chi la assume. Anche in studi sugli umani, l’EGCG del tè verd,e ha mostrato una buona risposta anche nei casi di infiammazione cronica e problemi autoimmuni.
Il tè è composto da oltre che da catechine (polifenoli), anche da caffeina, minerali e tracce di vitamine, aminoacidi e carboidrati. La composizione del tè varia a seconda del processo di fermentazione impiegato per produrlo. I componenti bioattivi presenti nel tè verde sono capaci di stimolare il sistema nervoso centrale ed aiutare il mantenimento della buona la salute. (5)
Nonostante la loro comune origine, la composizione del tè verde e del tè nero sono completamente diverse. Il tè verde è quello che subisce meno trasformazioni.Ricordiamo che anche il tempo di infusione delle foglie è un fattore estremamente importante per il contenuto di polifenoli della bevanda finale.
Quelli più interessati al contenuto eccitante, saranno interessati a sapere che nei primi 2 minuti viene estratta soprattutto la teina, che conferisce al tè le sue proprietà eccitanti. Dopo due minuti di infusione in acqua calda, inizia l’estrazione dalle foglie anche di acido tannico che si lega alla teina e impartisce al tè un gusto amaro, trasformando la bevanda da eccitante in lievemente sedante.
Ma meno di 5 minuti portano ad estrarre solo il 20% dei contenuti benefici delle catechine, che ci interessano per gli scopi preventivi sopra elencati.
Questi buoni livelli di principi attivi benefici potrebbero invece essere presenti con un’infusione di 8-10 minuti. [6]
Il tè bencha, indicato nella ricetta proposta da Chiara Romano, è un tè verde raccolto in estate dal gusto più forte, rispetto a quelli raccolti in primavera, (sencha e gyokuro) e meno ricco in caffeina.
Minestra primaverile tiepida al tè verde e zenzero
Ingredienti per 2 porzioni
- 300 gr di piselli, fave e asparagi puliti e sbianchiti
- 50 gr di cipollotto o porro
- Radice di zenzero
- Tè verde bancha in foglie o rametti (quanto basta per riempire un infusore per una tazza)
- Olio evo
- Salsa di soia (non zuccherata)
- Pepe nero
Procedimento
Portare a bollore un litro di acqua, intanto pulire e tagliare le verdure: sgusciare i piselli e le fave (anche del secondo rivestimento), separare le punte e i gambi degli asparagi, da tagliare a piccole rondelle. Scottare le verdure, insieme a due fettine di zenzero fresco, per 5 minuti in modo da lasciarle croccanti; raffreddarle in acqua e ghiaccio o con acqua corrente fredda affinché mantengano il loro colore brillante. Intanto nell’acqua di cottura delle verdure lasciamo il tè verde bancha in infusione coperto per 10 minuti. Trascorso il tempo necessario rimettere le verdure nel brodo, condire con un filo di olio evo, 2 cucchiai si salsa di soia e un cucchiaino di succo di zenzero fresco spremuto grattugiandolo.
Bibliografia
- 1. Jun Xu, Zhao Xu and Wenming Zheng; A Review of the Antiviral Role of Green Tea Catechins; Molecules. 2017 Aug; 22(8): 1337.
- 2. 1. Graham H.N. Green tea composition, consumption, and polyphenol chemistry. Prev. Med. 1992;21:334–350
- 3. Dayong Wu , Erin D Lewis , Munyong Pae, Simin Nikbin Meydani; Nutritional Modulation of Immune Function: Analysis of Evidence, Mechanisms, and Clinical Relevance; Front Immunol. 2019 Jan 15;9:3160.
- 4. Dona M, Dell’Aica I, Calabrese F, Benelli R, Morini M, Albini A, et al. . Neutrophil restraint by green tea: inhibition of inflammation, associated angiogenesis, and pulmonary fibrosis. J Immunol. (2003)
- 5 Mani Iyer Prasanth, Bhagavathi Sundaram Sivamaruthi, Chaiyavat Chaiyasut and Tewin Tencomnao; A Review of the Role of Green Tea (Camellia sinensis) in Antiphotoaging, Stress Resistance, Neuroprotection, and Autophagy. Nutrients. 2019 Feb; 11(2): 474.
- 6. R.Béliveau; D. Gingras ; L’alimentazione anti-cancro;. Sperling & Kupfer Editori