Le infezioni acute del tratto respiratorio sono una delle principali cause di morbilità e mortalità in tutto il mondo, come illustrato sia dalle epidemie influenzali stagionali, sia dal recente scoppio di  COVID-19, la malattia causata dall’infezione da nuovo coronavirus.
Dalle stime dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) sappiamo che in tutto il mondo solo l’influenza stagionale provoca 3-5 milioni di casi di malattia grave che richiedono ricovero in ospedale e sono responsabili da 290.000 ai 650.000 morti ogni anno [1].
Il sistema immunitario innato è costituito da barriere fisiche che aiutano a prevenire l’ingresso di agenti patogeni (ad es. pelle, epitelio intestinale), da elementi antimicrobici e da una grande varietà di cellule (ad es. fagociti, neutrofili, macrofagi, cellule killer naturale…) in grado di rendere innocuo l’agente estraneo [9].

La capacità di difesa innata è in grado di reagire velocemente contro tutto ciò che è ritenuto “non-self”, ‘non proprio’, estraneo al proprio corpo.

security 1365599 640 I pompieri dell'infiammazione: Omega3Uno dei modi che il nostro organismo ha per reagire alle presunte minacce di organismi estranei è l’attivazione dei processi infiammatori.

Tale processo è bene che non duri a lungo. A tale scopo il corpo ha messo a punto anche un processo di ‘spegnimento’ dell’infiammazione attivata a scopi difensivi e di riparazione di eventuali danni da essa causati.
Dopo la risposta innata, che è la più veloce ma anche la meno specifica, viene attivata la risposta adattiva.
La risposta immunitaria adattativa include cellule capaci di bloccare specificamente l’organismo riconosciuto come estraneo. Cellule come ad esempio i linfociti T, che possono coordinare la risposta di difesa o uccidere le cellule infette, e i linfociti B, che una volta attivati possono secernere anticorpi specifici per l’organismo che ci ha infettato .
Il sistema adattivo è più lento di quello innato ma è responsabile della generazione di “memoria” immunologica. E’ grazie ad esso che il nostro copro ricorderà un agente infettivo se tornerà a trovarlo e la risposta contro di lui sarà più rapida e forte. [2].elephant 1090834 640 I pompieri dell'infiammazione: Omega3

Spesso mancano nella salute pubblica, nelle discussioni sull’immunità, riflessioni sulle strategie nutrizionali a supporto del sistema immunitario contro le infezioni.
La responsabilità della nutrizione, anche nella capacità di risposta immunitaria, è ormai ben riconosciuto. Le carenze o lo stato non adeguato di micronutrienti possono indebolire il sistema immunitario e predisporci ad essere più vulnerabili alle infezioni [3–4]. ].
Diverse vitamine, tra cui vitamine A, B6, B12, C, D, E e acido folico e oligoelementi, tra cui zinco, ferro, selenio, magnesio e rame,svolgono ruoli importanti nel sostegno del sistema immunitario innato e adattivo.

I pompieri dell’infiammazione

Questi nutrienti sono quindi fondamentali e vi sono indicazioni per le loro assunzioni. Alcuni inoltre, non solo, svolgono un ruolo importante nell’attivazione della risposta immunitaria, ma anche, nello spegnimento del processo infiammatorio avviato per scopi difensivi.

Gli omega-3 acidi grassi, sono fra i nutrienti che giocano un ruolo fondamentale nello spegnimento delle infiammazioni [5,6].
Come menzionato sopra l’infiammazione è un componente chiave della risposta immunitaria. Questa risposta chiama in causa una grande varietà di diversi tipi di cellule, con conseguente afflusso di liquidi, cellule immunitarie e altri mediatori al fine di eliminare l’infezione.

Ma mentre essa si attiva, altri meccanismi prendono avvio per avviare la risoluzione dell’infiammazione ed il ripristino delle normali funzioni del corpo.

sea 1271872 1920 I pompieri dell'infiammazione: Omega3Fra gli acidi grassi omega-3 2 in particolare, EPA (eicosapentaenoico e l’acido ) e DHA (acido docosaesaenoico), presenti nel sito dell’infiammazione sono trasformati in composti specializzati per la risoluzione delle infiammazioni (SPM) noti come resolvine, protine e maresine.
Queste molecole, insieme ad altre, funzionano insieme per orchestrare la risoluzione dell’infiammazione e per supportare la guarigione, anche nel tratto respiratorio. In particolare, carenze nutrizionali in questi acidi grassi essenziali possono provocare una risoluzione dell’infiammazione ritardata o non corretta[6,7].

Ma allora, poichè questa nuova malattia nelle sue manifestazioni più gravi causa proprio un’infiammazione incontrollata, questi omega 3, questi acidi grassi, potrebbero aver un ruolo nel suo spegnimento?

question 2736480 1280 I pompieri dell'infiammazione: Omega3

…to be continued

Bibliografia

  • 1.World Health Organization Influenza (Seasonal). Available online: https://www.who.int/news-room/factsheets/detail/influenza-(seasonal) (accessed on 2 March 2020).
  • 2. Murphy, K.; Weaver, C. Janeway’s Immunobiology, 9th ed.; Taylor & Francis: Philadelphia, PA, USA, 2017;
    pp. 1–35.
  • 3. Carr, A.C.; Maggini, S. Vitamin C and immune function. Nutrients 2017, 9, 1211. [CrossRef]
  • 4. Martineau, A.R.; Jolliffe, D.A.; Hooper, R.L.; Greenberg, L.; Aloia, J.F.; Bergman, P.; Dubnov-Raz, G.;Esposito, S.; Ganmaa, D.; Ginde, A.A.; et al. Vitamin D supplementation to prevent acute respiratory tract infections: Systematic review and meta-analysis of individual participant data. BMJ 2017, 356, i6583.
  • 5. Gombart, A.F.; Pierre, A.; Maggini, S. A review of micronutrients and the immune system–working in harmony to reduce the risk of infection. Nutrients 2020, 12, 236.
  • 6. EU Register on Nutrition and Health Claims. Available online: https://ec.europa.eu/food/safety/labelling_nutrition/claims/register/public/?event=search (accessed on 5 March 2020).
  • 7. Calder, P.C. Omega-3 polyunsaturated fatty acids and inflammatory processes: Nutrition or pharmacology?:Omega-3 fatty acids and inflammation. Br. J. Clin. Pharmacol. 2012, 75, 645–662.

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Nutrizionista e Fitoterapeuta