Primo fu Suono.
Il mondo esisteva in un stato di coscienza non manifesta. C’era ma non lo sapeva. In questo stato di coscienza unificata, di soggetto che si perde nell’oggetto, la prima manifestazione fu un suono. Aum.
Creare, proteggere e finire. E dato che fu emesso talmente tanto tempo fa che nessuno si ricorda quando, fu giusto chiamarlo primordiale. Aum.
Fu questa cosmica vibrazione primordiale a dire allo Spazio Etere “tu sei” a dirgli che esisteva.
Lo Spazio che non vedeva l’ora che esistesse, ormai riconosciuto, iniziò a fare giravolte su se stesso, spirali nel vuoto conquistato.
E il movimento non fu senza conseguenza.
Aria nacque da una piroetta fatta con un pò più di eleganza.
Finanche il Vuoto, moltitudine in attesa, a forza di venire sfregato da quel matto Spazio nato provò tepore in certi punti di adesione.
Calore nacque da queste inconsapevoli effusioni.
Calore portava con sé il segreto della trasformazione e per vederlo meglio i suoi frammenti si fecero vicini, accesero Fuoco. Fecero Luce.
Etere che neanche sapeva di essere tale, fino ad un suono prima, ora era anche Aria. Era anche Fuoco.
Prese allora quest’ultimo arrivato lo strinse e si dissolse. Pianse. Ne nacque Acqua.
Appena intravide le sue forme si frenò in un moto di stupore. Le lacrime si freddarono. Fecero Terra.
Terra disse alla pietra “sai di madre continua tu”. E pietra per ringraziare del suo ventre trasmise l’informazione del carbonio alla sua stirpe.
Fu piena la pietra ed Etere vi si infuse. Diede lo spazio di una crepa all’opposto che comprendeva. Vennero i colori delle erbe, il manto dei cereali e certi animali ad abitarla. Si rese la Sostanza.
Materia fu cosi ultima nata. Eppure la più viva. Tutti i suoi avi conteneva. Etere, Aria, Fuoco, Acqua, Terra.
Così fu uno con l’energia che la muoveva.
Sabato 12 vi racconto questa
e un’altra storia.
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