Quando il cibo non è più nutrimento ma una controproducente attività da piegare al raggiungimento di certi standard fisici allora si sperimenta il delirio in cucina. Nascono così sedicenti indicazioni alimentari mortificanti per l’essere umano e la terra che ci nutre.
Era un giorno di fine estate quando un prestamapato con la dicitura Dieta Metabolica arrivò sulla mia scrivania. A volte ritornano. Già in precedenza avevo avuto a che fare con questa strategia di annientamento suggerita solitamente in qualche palestra.
Essa si ritrova facilmente navigando on line sul sito di baldi personal trainer con accanto tanto di avvenenti signorine dagli improbabili seni come accattivanti immagini regresso.
La suddetta dieta prevede quintalate di carni e proteine animali. La stagionalità delle verdure è una chimera lontana. Basta.
Il “minimalismo” di queste indicazioni non consente altro. Almeno per le prime due settimane.
Dopo aver fatto colazione con tre belle uova per circa 14 giorni e mangiato un bufalo al giorno a pranzo con le zucchine, un cappone castrato la sera con i pomodori potendo utilizzare la bellezza di ben 3 cucchiaini d’olio extra vergine di oliva per benedire il tutto, dovete ritenervi soddisfatti.
Dopo 12 giorni si ricominciano a reinserire i carboidrati. Se non siete ancora andati in coma insulinico o non avete spaccato qualche ammennicolo a caso per il nervosismo o mandato a quel paese personal trainer o colleghi di lavoro per i mal di capo, ritornano i carboidrati.
E come ritornano?
Nella massima concessione di 30g al giorno. Un tozzo di pane. Una forchettata di spaghetti. Per tutti.
Che abbiate il fisico di pisellino o di braccio di ferro di Olivia o della perfida medusa della sirenetta.
La perdita di peso promessa è di sino a 10 kg di perdita ponderale nelle prime due settimane, con una perdita media di 1 kg al giorno, nei primi giorni e una perdita di 500 grammi pro die negli ultimi giorni.
In barba a tutte le prescrizioni mediche che caldamente indicano la perdita di circa 500g a settimana. Questo poiché una liberazione troppo veloce del grasso libera anche tossine che quotidianamente ingeriamo e produciamo e che proprio nel tessuto adiposo il corpo deposita per non lasciarle in circolazione.
Nella seconda parte dicevamo la fase di ricarico dei carboidrati, si cerca di individuare il quantitativo perfetto per ognuno alfine di far funzionare il nostro corpo sia bruciando lipidi, che copiosi introduciamo con la dieta metabolica, che i carboidrati.
Se siete degli sportivi seri fuggite mille miglia lontani da un piano siffatto che vi ridurrà alla prontezza di un muflone in poche ore.
Scarso apporto di fibra,fattore che potenzia i già elevati livelli di colesterolo ed acidi grassi saturi (rischio aterosclerosi) introdotti con questa dieta, e forte il potere acidificante e intossicante per la presenza di sole proteine animali in quantitativo teoricamente infinito (rischio calcoli) ed ormai di incerta provenienza e trattamento.
L’aumentato apporto di proteine dovrebbe far sì che il soggetto si senta sempre sazio, anche se in realtà sta assumendo un quantitativo limitato di calorie. Questo determina un abbassamento del metabolismo con la maggiore predisposizione ad accumulare grasso una volta che il soggetto torna alle precedenti abitudini alimentari o banalmente ad una dieta con una quantità di energia commisurata al suo organismo.
Infine ma è punto sicuramente trascurabile rispetto al rischio di intossicare o inguaiare chi segue sedicenti terapie alla moda o consigliate dall’ultimo personal trainer che si sente esperto scienziato alimentare, solo Medici o Biologi possono prescrivere diete in indipendenza. Il Dietista dietro prescrizione medica. L’esercizio della professione abusiva è punibile con il carcere o con una multa. (art 348 c.p.)